Cosa starà succedendo in questo preciso istante a San Miguel in argentina o ad Adelaide in australia?
La gente di Pattaya la sera beve birra con gli amici o ha altre abitudini?
Società matriarcali, sport improbabili, conflitti, lavoro, risorse, sogni…
“Il giro del mondo in 60 secondi” è solo il tentativo di rispondere a questa domanda, attraversando i confini.
Curiosità!
Ho immaginato una serie di 60 racconti che avvengono nel mondo nello stesso minuto.
Contemporaneamente ma in orari diversi, grazie al fuso orario.
Più che racconti mi piace pensare siano “scene”, “ritratti”, “quadri”.
Questi momenti possono essere divertenti, interessanti, straordinari oppure banali, noiosi, “normali”.
Si parte da un nome tipico di un determinato luogo e la scena viene da se.
Niente vite eccezionali. Quotidianità.
L’occasione per cercare, informarsi e comprendere.
Come funziona?
Ogni giorno, per 60 giorni a partire da stasera, pubblicherò un racconto breve.
Quello che io ho immaginato accadere in un preciso momento in una specifica parte del mondo.
Seguendo il fuso orario mi sposterò verso est e descriverò un’altra scena distanziata dalla precedente, di un solo secondo.
Cosa potete fare?
Potete leggere e basta. Camminare con me, lasciare che vi porti in giro oppure potete continuare il mio racconto.
La più grande bugia che gli scrittori dicono è che una storia termini con la parola fine. In realtà non è vero.
Il protagonista continua ad avere una vita. I personaggi secondari e le controfigure anche.
Le condizioni possono cambiare, altri pretesti possono intervenire.
Un racconto si conclude quando smette di essere pensato.
Quindi, nello spazio commenti del mio blog, sotto il mio racconto, potete decidere di inventare il proseguo della storia che ho scritto e fare lo stesso esercizio di ricerca che ho fatto io, viaggiando su internet alla scoperta di nomi, luoghi, abitudini e storie e magari facendovi venire voglia di andarli a visitare davvero.
Se deciderete di contribuire ai miei racconti iscrivendovi al mio blog, vi invierò per email una delle canzone del prossimo album. Non è un premio. Questo non è un concorso. E’ solo un modo per ringraziarvi.
Perché il giro del mondo in 60 secondi?
Perché mi piace promuovere la mia musica in modo interattivo, creativo.
Legare un ricordo a un progetto. Inventare.
Al termine di questi sessanta giorni, infatti, uscirà il singolo “60 secondi”. Ad anticipare il mio prossimo album.
Bene. Questo è’ tutto e tutto è solo un gioco. Chi vuol esserci è benvenuto.
Il primo racconto verrà pubblicato stasera ore 20:16′:00″
Buon viaggio a tutti.
Carlo