E’ un mio limite, lo so.
Ci ho ragionato, rimuginato, riflettuto ma niente, proprio non ce la faccio.Non riesco a trovare la differenza che c’è tra chi commette uno stupro e chi lo augura.
Non ci arrivo proprio! E poi sembra, leggendo, che lo stupro sia più o meno grave a seconda di chi l’abbia commesso.
Sembra che l’atto cambi di gravità a seconda dell’autore.
Sembra di leggere che se effettuato da alcuni sia meno grave che se commesso da altri.
Io penso all’atto, al gesto stesso e nel gesto non trovo differenza tra una bestia e l’altra.
Senza uomini che parlino con loro e condannino l’atto.
Mai giustificabile.
Che a una donna si chiede sempre il permesso anche solo di guardarla e che se questo permesso arriva è la cosa più bella del mondo ma se non arriva non bisogna insistere, intestardirsi o perseguitare.
Perché limitare lo spazio di una persona è anche quella una forma violenza.Mi piacerebbe che gli uomini spiegassero ai ragazzini che le donne non si prendono ma si corteggiano. Ancora oggi. Nel 2017.
Che non è passato di moda! Che corteggiare è un gioco bellissimo e che di questo gioco paziente non bisogna privarsi.
Mi piacerebbe che parlassero coi ragazzini ai quali su questo medioevo social vengono mostrati politici che augurano a donne di fazioni avversarie di essere stuprate.
Sono quasi disperato pensando che questi politici possano essere guida di ragazzi giovani e sono terrorizzato da come cresceranno.
Che mostrino la loro solidarietà incondizionata. Sempre. A prescindere!
E che siano incazzati e determinati almeno quanto le donne che da anni portano avanti questa battaglia spesso sole.
E’ necessario che lo facciano e che lo facciano davanti ai ragazzini per mostrare loro che alle donne si sta accanto, non di fronte!
Perché i ragazzini se non vedono gli uomini guardano le bestie.