“Il ragno e la Luna”, la canzone “piantabile” a sostegno di “Differenza donna”

“Il ragno e la Luna”, la canzone “piantabile” a sostegno di “Differenza donna”

La prepotenza è terreno per gli abusi, l’abuso innesca la violenza e la violenza si trasforma in odio.

Odio che si accetta senza comprendere, senza ricordare il motivo. Spesso non c’è memoria della ragione che lo ha scatenato e se anche ci fosse, l’odio rimane appiccicato addosso come ragnatela, come resina a chi ne culla l’anima nera e a chi lo subisce senza capire come difendersi e corrompe. Incattivisce.

Capire, appunto. Educarsi e bagnare la miccia che fa esplodere l’odio.
Può la Luna rimanere intrappolata nella tela di un ragno?
Può la Luna, che già è il massimo dell’incanto, lasciarsi avvelenare dalle lusinghe?

Il ragno è prepotenza, coercizione, imposizione, repressione.
Una volta riconosciute le sue intenzioni, perché non rimanerne lontani o semplicemente dimostrare di essere più forti di quello che il ragno vuole farci credere?
Eccoli davanti ai nostri occhi gli espedienti del ragno: vietare la parola, isolare chi non la pensa allo stesso modo, costringere chi ti sta vicino a scegliere “o con me o contro di me”, mentire, calunniare, lusingare per tenere stretti legami.
Abusare di un potere che tante volte si mette mostra ma nemmeno si detiene, punire, decidere chi è buono e chi è cattivo, porsi al di sopra di tutto e di tutti.

Tutto questo, come un veleno che lentamente entra in circolo nel corpo della vittima, diventa accettato da chi non lo ha saputo fermare scambiando possesso per amore, controllo per amicizia, ignoranza per potere.
E poi la violenza: uomini che reagiscono a un “NO” con le botte o che fanno sentire protetta una donna perché “solo loro possono tenerla al sicuro”. Ragazzini e ragazzine che fanno branco intorno al debole, donne che usano sé stesse per ottenere potere e visibilità. E ancora body shaming, revenge porn, bullismo e l’infinita ipocrisia e cattiveria
manifestata ogni giorno da chi non si mette mostra se non protetto da uno schermo e istiga, governa e tesse le sue trame.

L’educazione può spegnere la miccia. Educare ed educarsi per non diventare noi stessi ragni che puntano la loro preda.
Educarsi alla libertà di essere sé stessi senza dover compiacere o vendersi. Di decidere della propria libertà, della propria sessualità, della propria opinione senza il terrore di essere esclusi.
Di camminare dritti mentre chi ti odia senza ricordare per quale ragione cambia strada.

DI DENUNCIARE e non RICADERE.

Di essere LUNE. Libere e liberi di osservare il mondo e quei ragni che visti da un volo altissimo non sono che piccole anime nere che non
possono più farci male.

Questo il pensiero dietro “Il ragno e la Luna”, il mio nuovo singolo che stanotte anticiperò ai miei pochi iscritti alla mansarda di Carlo www.patreon.com/lamansardadicarlo e che sarà pubblicato
ufficialmente il 27 aprile.
Da quel giorno, sul mio canale Patreon potrà essere ascoltarlo gratuitamente da tutti.
Il brano non verrà invece pubblicato su Spotify.

Infine la cosa più importante: all’uscita del brano è legata un’iniziativa
solidale. Parte del ricavato della vendita andrà difatti al Progetto “La casa di Differenza Donna” che mira a garantire sostegno, accesso ai diritti ed empowerment a centinaia di donne, ai loro figli e alle loro figlie per una vita finalmente libera dalla violenza.

🌷 La canzone verrà venduto tramite un biglietto “piantabile” con il quale potrete scaricare il brano e, interrandolo, far nascere una pianta.🌷

Che dire. Vorrei fare un gesto. Ed educarmi a farne altri mille.
Vorrei che tanti uomini e donne lo comprassero e lo regalassero.
Un gesto per mostrare empatia, rispetto e solidarietà. Aiutarsi ad essere più gentili e guardare il prossimo con più attenzione.
Seminare bellezza.
Un abbraccio.
Carlo

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