CARLO MERCADANTE TORNA CON  “IL RAGNO E LA LUNA”  UNA FIABA SULL’EMANCIPAZIONE DALLA VIOLENZA

CARLO MERCADANTE TORNA CON “IL RAGNO E LA LUNA” UNA FIABA SULL’EMANCIPAZIONE DALLA VIOLENZA

In uscita oggi il nuovo singolo del cantautore sul tema delle prevaricazioni nei rapporti umani. Il brano, accompagnato da un videoclip, è legato a un’iniziativa solidale e si potrà scaricare anche con una card ‘piantabile’, che una volta interrata farà nascere un fiore

 

 

Carlo Mercadante è tornato con un nuovo progetto! È stato infatti pubblicato oggi per Isola Tobia Label il singolo Il ragno e la Luna, interpretato dal cantautore con la partecipazione di Liana Marino, finalista nella sezione Miglior album d’esordio delle Targhe Tenco 2020. Il brano – che apre la strada verso il nuovo album previsto per l’autunno ed è accompagnato da un videoclip (qui il link: https://youtu.be/VwL9N-Z9Src) con protagonista la danzatrice Federica Boncompagni – parla di violenza, affrontando però il tema in maniera propositiva, considerato che quella raccontata non è la storia di una ‘vittima’ e di un ‘carnefice’, ma una fiaba sulla possibilità di educarsi a riconoscere la prevaricazione e a sfuggirgli. La canzone vuole quindi essere un invito all’autodeterminazione e all’indipendenza.

Il singolo è disponibile sui digital stores e può essere ascoltato tramite il videoclip. È inoltre scaricabile gratuitamente per gli iscritti al canale www.patreon.com/lamansardadicarlo, mentre non è presente su Spotify per scelta dell’artista. L’obiettivo è infatti di distribuirlo attraverso una card ‘piantabile’ per sostenere l’iniziativa di solidarietà correlata all’uscita, alla quale si potrà contribuire prenotando il brano su https://isolatobialabel.com/shop/album/carlo-mercadante-il-ragno-e-la-luna-card-piantabile/ e www.carlomercadante.it/bottega. Si riceverà così la speciale card sulla quale è stampato un codice univoco per il download digitale. Dopo aver scaricato il brano, la stessa, realizzata con carta riciclabile composta da semi, potrà essere interrata in un vaso per far nascere una pianta e dare origine a una nuova vita, richiamando metaforicamente il messaggio veicolato dalla canzone.

 

 

Parte del ricavato della vendita effettuata per mezzo della card andrà poi all’associazione Differenza donna (www.differenzadonna.org), fondata nel 1989 con la missione di portare alla luce, contrastare, prevenire la violenza di genere e tutti i problemi sociali che interessano la vita delle donne, diffondendo una cultura di genere, in Italia e nel mondo, che promuova il valore delle donne in una società inclusiva, democratica e partecipativa.

La ong destinerà la donazione al Progetto La casa di Differenza Donna che mira a garantire sostegno, accesso ai diritti ed empowerment a centinaia di donne, ai loro figli e alle loro figlie per una vita finalmente libera dalla violenza.

 

 

Il ragno e la luna protagonisti della canzone di Carlo Mercadante sono due personaggi simbolici – non necessariamente un uomo e una donna, poiché la prepotenza non ha genere – che si alternano in una sorta di dialogo figurato nel quale la ‘luna’ non si lascia né ‘incantare’ né ‘incatenare’ dai tentativi dal ‘ragno’ che cerca prepotentemente di prevaricarla e di trattenerla con forza nella sua tela, fatta di parole melliflue e mendaci e di lusinghe che celano un fine disonesto. In un gioco di allitterazioni e parole per nulla lasciate al caso, le schermaglie tra le due parti sono rappresentativamente suggellate dal verso “non è amore quello che vuoi” pronunciato dalla luna, che così smaschera le reali intenzioni dell’antagonista.

Gli arrangiamenti, graffianti e ritmati, curati ancora una volta da Giuseppe Scarpato, contribuiscono a suscitare la sensazione quasi di ‘duello’ in chi ascolta.

Il finale è aperto e sorridente verso il futuro, a testimonianza del fatto che liberarsi dalle relazioni tossiche – amorose o di altro genere – è possibile, oltre che indispensabile. Subire una prepotenza non è infatti necessariamente un ‘destino’ ineluttabile al quale non ci si può ribellare.

 

La metafora de Il ragno e la Luna è nata una sera che mi sono ritrovato a riflettere – spiega Mercadante – sull’illusione ottica che si crea osservando il satellite della Terra attraverso la tela di un ragno: la luna appare facile da imprigionare, ma basta osservare meglio e cambiare un poco la prospettiva per comprendere che in realtà non è possibile.

La Luna della mia canzone insegna che è importante coltivare la propria personalità – prosegue ancora il cantautore – educare ragazzi e ragazze al rispetto di sé e degli altri, ad accettare dignitosamente i ‘NO’ e a non cedere alla prepotenza né alle moine altrui, evitando così di diventare vittime.

Il ragno invece è chiunque limiti la libertà e usi le proprie armi per controllare gli altri, per assorbirne la quotidianità, per limitare il pensiero di chi ha intorno”.

 

#nutriamolamusica facendo #solidarietà!

 

VIDEOCLIP

Il videoclip del singolo Il ragno e la Luna è stato girato e montato dallo stesso Carlo Mercadante, che ne è inoltre l’interprete insieme alla danzatrice Federica Boncompagni. Le immagini scorrono infatti su cadenzati passi di danza, sia in primo piano sia sullo sfondo, su quadri che accompagnano la narrazione del cantautore. Mentre Mercadante racconta la sua ‘fiaba’, la ballerina – come la Luna del brano – si muove con grande abilità all’interno di una tela, riuscendo a schivarla e poi a spezzarla. E mentre il suo percorso è punteggiato da candele, lei le circonda con il suo volteggiare ma non si lascia bruciare e mostra alcune parole chiave del testo della canzone impresse sul palmo della mano, una dichiarazione di determinazione e indipendenza.

 

Credits brano

Voce: Carlo Mercadante

Con la partecipazione di Liana Marino

Chitarre, arrangiamenti: Giuseppe Scarpato

Pianoforte: Alessandra Macellaro La Franca

Basso: Matteo Giannetti

Batteria: Paolo Baglioni

Mix: Hillside studio Firenze

Mastering: presso Wall Up Studio Firenze

 

Credits videoclip

Danzatrice: Federica Boncompagni

Sala: A.S.D. DiffusioneDanza Scuola di danza – Direttrice Rita De Angelis

Si ringraziano Martina Angeletti e Marco Cisamolo per l’assistenza.

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