Esce “7 briciole lungo la strada” – Comunicato stampa

Esce “7 briciole lungo la strada” – Comunicato stampa

Esce 7 BRICIOLE LUNGO LA STRADA di CARLO MERCADANTE

PROGETTO COVER

PER PROMUOVERE IL DISCO

ARRIVA LA WEBCOM MUSICALE A PUNTATE

Essere On Air il primo aprile non è uno scherzo”

L’uscita di un disco diventa un “WebCom” a puntate. E’ l’ultima iniziativa di Carlo Mercadante, l’eclettico cantautore siciliano che, in questo ultimo anno, si è fatto notare non solo per la sua musica, ma per un progetto di promozione che ha messo in campo iniziative ironiche ed innovative come la striscia di fumetti legate alla produzione del disco e la campagna “Adotta un cantautore”. Terminata l’uscita e la vendita a “rate” (un brano al mese nell’ultimo anno), i pezzi dell’album “7 briciole lungo la strada” saranno riuniti in un unico cd – che uscirà domani primo aprile (“Ma non è uno scherzo” chiarisce Mercadante). Ed ora arriva la promozione attraverso la WebCom: una puntata a settimana, ogni lunedì. Nella prima puntata il cantautore riesce a vendere un disco ed è costretto a cercarsi un avvocato (https://www.youtube.com/watch?v=MnPAdYpnHSI) e nella seconda si cerca di capire quante date deve fare un musicista perchè si possa parlare di “tour” (http://youtu.be/_oI2XrSnkk4)

“7 briciole lungo la strada” è il primo lavoro discografico da solista di Carlo Mercadante (in collaborazione con il Collettivo Sindrome di Peter Pan e con la supervisione di Giuseppe Scarpato). Un percorso durato oltre un anno che ha visto le canzoni nascere una alla volta (a rate, appunto) e affidate alla distribuzione digitale. Ogni uscita è stata affiancata da una fantasiosa promozione, attraverso il blog dell’autore e i social network, con video ironici, iniziative coinvolgenti e strisce fumettistiche dedicate ai componenti del Collettivo Sindrome di Peter Pan (sceneggiature di Antonio Recupero e disegni di Salvatore Amedei). “S’è voluto affrontare la produzione dell’album – spiega Mercadante – risolvendo di volta in volta tutte le questioni riguardanti il “dietro le quinte” di un disco, dalla scrittura alla pubblicazione, passando per arrangiamenti e produzione, volendo così rendere pubblico il lavoro e le professionalità che ci sono dietro ogni produzione musicale, utilizzando anche mezzi diversi come immagini, fumetti, video e altro per spiegarne i passaggi e i momenti”.

Dieci tracce, musicalmente molto diverse tra loro, nate da un percorso di condivisione, sia con i musicisti che via via si sono alternati nel collettivo che con il mondo della rete con il quale, in questo ultimo anno, Mercadante ha parlato e condiviso parole e riflessioni. Perché tutto nasce da due parole: cammina e condividi. Questo disco è una meta, ma non il punto d’arrivo.

TRACK LIST:

#Niente in tasca

Liberamente ispirato al romanzo di Pietro de Viola “Alice senza niente”, è una piccola storia d’amore dei nostri tempi che ha per protagonisti due trentenni. Un ragazzo che veglia sui piccoli sogni di Alice, la fidanzata che affronta la quotidianità di chi è senza lavoro tra colloqui e delusioni, ma che ambisce alla conquista delle piccole cose e della “normalità” della vita. La canzone è stata realizzata con strumenti poveri per dimostrare che si può rendere il massimo avendo a disposizione solo il minimo senza scoraggiarsi per la mancanza di mezzi: il basso in scatola (un rudimentale strumento realizzato con una scatola di scarpe e dei semplici elastici, all’interno del quale è stato posizionato un microfono), una bustina di zucchero (di canna), “guance a schiaffi”, un bidone, bicchieri interi e bicchieri rotti.

7 miliardi

Immaginate una foto di gruppo con 7 miliardi di persone di fronte all’obiettivo… Cosa vedreste?
Quanto è anacronistico oggi parlare di bianco,nero, trans, gay, maschio, femmina, latino, asiatico…? il mondo diventa sempre più stretto e noi sgomitiamo per ritagliarci uno spazio. Parole per allontanare o allontanarci. Distinguerci. 7 miliardi di uomini che si guardano male, eppure stanno uno accanto all’atro. Come in una foto di gruppo.

L’insonne

Andando a ricercare definizioni spicciole sui vari dizionari per la parola “Insonne”, troviamo principalmente tutto ciò che riguarda l’incapacità di un individuo di prendere sonno per problemi legati ad iperattività o stress. C’è un aspetto dell’insonnia che però è poco argomentato. Essere insonni sembra quasi essere un disturbo che elèva chi ce l’ ha. Avete fatto caso che l’insonne tende a non nascondere questa sua condizione? Al contrario, quasi si vanta. Un po’ come la sindrome del rocker maledetto: Mi faccio del male, mi amo, mi piace. In realtà io credo che l’insonne sia perfettamente consapevole di essere vittima di una strana magia. Egli abbandona lo stato di lucida consapevolezza e sicurezza del giorno ed entra in una zona d’ombra in cui non può difendere se stesso dalla propria coscienza.

L’ultima stella

Una riflessione su cosa la gente oggi percepisca come bisogno e cosa come pretesa.“Ho immaginato – spiega Mercadante – un’utopica notte dei desideri. Una surreale notte che avvolge in tutto il mondo a prescindere da latitudini e fusi orari. Miliardi di persone di fronte a miliardi di stelle. In numero perfettamente uguale. L’abbondanza di desideri da esprimere sopra le loro teste. Iniziano le pretese, le volontà, le richieste e per ogni esigenza una stella si carica di un fardello enorme e cade. Una persona dopo l’altra, una stella dopo l’altra. Dopo ogni desiderio espresso un uomo si addormenta impigrito dall’opulenza e dalla certezza di essere esaudito e una stella si spegne dopo aver realizzato il suo sogno. Il cielo diventa sempre più buio e l’umanità sempre più silenziosa…”.

E’ oltre le correnti

“Quello che non viene mostrato, non esiste”. E’ una legge di comunicazione spessissimo applicata da pubblicitari e autori televisivi, ma quello che viene mostrato, non è tutto.

Accendendo la televisione si corre quindi il rischio di credere che il nostro mondo è fatto dai protagonisti dei reality, pigri e vuoti contenitori di stereotipi, dalle urla dei confronti televisivi, dai talentini indottrinati dei talent show e da schiere di personaggi che ci ipnotizzano con il loro baccano inconcludente.

Ma il mondo è cosi? Per scoprirlo bisogna spegnere quell’enorme filtro catodico e usare i nostri occhi. Liberarci da carceri mediatiche e ricercare la bellezza che pure sta accanto a noi.

Yes Now

La canzone riporta un dialogo ironico e surreale tra un uomo e la sua coscienza. Un Cantautore in particolare. Categoria, quella dei musicisti, perennemente in bilico sul filo del senso critico anzi, autocritico. Troppo facile infatti ubriacarsi di applausi e sorrisi e il consenso, si sa, crea dipendenza dalla ricerca di mezzi immediati che servano ad ottenere una facile approvazione piuttosto. I piccoli peccati di un musicista: si va dalle citazioni di altri “non firmate”, alle autocitazioni, ai plagi, ai paraculismi (dichiarazioni pubbliche perfettamente in linea con il pensiero di maggior impatto emotivo a livello popolare), il desiderio di somigliare a chi ha avuto successo, senza però doverlo ammettere. Il pezzo inizia con un evidente “citazione” (“citazione” secondo l’autore, plagio secondo la sua voce interiore) di “La Grange” degli ZZ Top.

Disse l’uomo sulla croce

Il corso della storia è sempre stato intriso di grandi messaggi che grandi uomini hanno diffuso.

L’eccellenza di un messaggio si scontra però con la mediocrità di chi non ha mezzi per recepirlo e spesso si è abusato di un messaggio tanto rivoluzionario quanto importante, per scopi decisamente meno nobili.

Per riflettere sull’argomento, sono partito dall’insegnamento più semplice e allo stesso tempo rivoluzionario che la storia conosca: “ama il tuo prossimo come te stesso”. Non esiste possibilità di fraintendimento in questo messaggio, eppure esso è stato distorto nei secoli e rivoltato nelle intenzioni. Un pò come se quell’uomo sulla croce avesse predicato ben altro.

Il timido pensiero

La paura di esprimere un’idea non conforme, il timore che venga derisa o non presa in considerazione. Così piccoli pensieri rimangono segregati nell’intimità della mente che li ha generati, finché non seguono la loro natura e si rivelano finalmente liberi di cercare concretezza.

Come padre e figlio

Il brano più intimo dell’album. La condivisione del momento conclusivo di una storia come tante, tra un padre e un figlio. Chi scrive, chi fa musica, spesso si ritrova ad affrontare nei propri testi, esperienze personali che non è sempre facile esplicitare. Non tutto può essere raccontato. Così capita, che un testo scritto durante una notte particolare, l’ultima, rimanga in un cassetto per anni, e che solo dopo un lungo periodo di tempo, si riesca a far prevalere la capacità di combattere la propria riservatezza, la propria intimità. Dovevo in qualche modo riuscire a compiere questo passo, chiudere un cerchio.

CREDITS

7 BRICIOLE LUNGO LA STRADA (Isola Tobia Label)

Prodotto da Carlo Mercadante

Produzione artistica: Giuseppe Scarpato

Hanno suonato: Gennaro Scarpato, Mario Giglio, Angelo Mazzeo, Giuseppe Scarpato, Giuseppe Alesci, Glenda Frassi, Joe Cresseri, Manlio Rotella, Enrico Goldoni, Antonio Vasta, Fabio Sartor (voce recitante in Disse l’uomo sulla croce)

Registrato presso Musical Dream di Montecatini Terme, Ten people town di Sellano e Hillside studio di Firenze

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