Ma al Family day di che si parla?

Ma al Family day di che si parla?

Io sono eterosessuale!
Il che non rappresenta né un bene né un male.
Rappresenterebbe un problema grosso se fossi un maniaco omicida, ma non lo sono.Da bambino mi sono commosso per Marcellino pane e vino (adottato dai monaci), mi sono emozionato con Mowgli (adottato da un branco di lupi e altri animali), guardavo Anna dai capelli rossi (adottata da una coppia anziana formata da un fratello e una sorella), di Gesù manco ne parlo (ce le ha avute tutte), leggevo Oliver Twist (Adottato da un anziano gentiluomo), ho letto tantissima storia medievale e Dio solo sa quanti figli illegittimi ci sono seminati a destra e a manca tra le righe dei libri.
Le abitudini degli antichi Greci e Romani manco le nomino.Nonostante questi interessi rimango un eterosessuale che, come detto, non rappresenta né un bene né un male.
E’ semplicemente la mia natura. Sono anche sordo da un orecchio, magro, abbastanza rompipalle. Ma è la mia natura.
E siccome la mia natura è questa e la amo, non mi spaventa la natura degli altri.
Perché gli altri amano la loro natura.
Perché dovrei dire loro che è sbagliato amare il loro modo di essere?
Di questo si tratta. Essere terrorizzati dalla natura degli altri.Se invece parlassimo di diritti mi domanderei in piena coscienza perché mai io dovrei limitare la felicità e il diritto di una persona che ha una natura diversa dalla mia?
Mi piacerebbe che ci fosse un confronto sul diritto e la modalità di tutelare tutte le persone e non un dibattito sulla natura di questo e quello.
In questo momento stiamo discutendo su cose tipo “quelli con gli occhiali non meritano certe tutele perché sono miopi”. Non parliamo di diritti.
Eppure abbiamo una costituzione che ci rende uguali e liberi e un credo (per chi crede) che ci dice che in origine quell’uomo parlò di uguaglianza. Primo tra tanti.

Dobbiamo discutere su come inquadrare i diritti di persone che in questo momento sono escluse dal diritto di tutti.
E per farlo li dobbiamo ascoltare.
Mi sembra un pensiero così banale quello che ho scritto, eppure si parla di questo: della libertà di una persona di tutelare in modo legale un’altra persona che gli sta accanto.

Fondamentalmente ridurrei tutto a questo: ma che vi frega di cosa succede tra mura di altre case?
Che problemi vi crea quello che uno ha nel piatto?
Ma che ve ne fotte di chi una persona voglia amare e tutelare?
Cosa vi toglie a voi personalmente?
Vivi e lascia vivere oppure ama il tuo prossimo come te stesso.

Mica l’ho detto io…

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