Carlo Mercadante, l’eclettico cantautore siciliano noto come “quello del disco a rate”, sarà premiato dal Mei “per l’innovazione nella promozione musicale” del suo album “7 briciole lungo la strada”. Il riconoscimento gli verrà consegnato da Giordano Sangiorgi a Faenza, il 26 settembre prossimo, nel corso dell’anteprima Mei con la finalissima del Superstage, alle 21,30 al Corona Cocktail Plaza.
La sua ultima iniziativa è stata il tour estivo attraverso le case degli italiani, l’“Adotta Carlo Tour” ma Mercadante è colui che ha inventato il “disco a rate”, ovvero l’uscita mensile dei brani del suo album, diventato poi un trend seguito anche da artisti del calibro di Claudio Baglioni. A corredo della promozione mensile, ci sono state anche altre iniziative come le strisce fumettistiche, i video clip e una web-com sulle avventure di un cantautore alle prese con la produzione del nuovo disco e l’organizzazione del tour.
Con il riconoscimento del Mei, Mercadante festeggia anche il successo dell’“Adotta Carlo Tour” (edizione estiva), tante date ad “impatto zero”: nessuna spesa per il fan adottivo, se non la “cura” degli artisti, e nessuna spesa per Carlo e i suoi i musicisti che usano il carpooling per passare da una parte all’altra dello Stivale.
“Il progetto “7 briciole lungo la strada” – spiega il cantautore – non è stato solo un modo per promuovere il mio disco, volevo propormi un nuovo modo di affrontare una produzione musicale. Nasce da osservazione della situazione discografica e dalla voglia di essere propositivi. Si parla tantissimo di crisi discografica e del fatto che il lavoro del musicista non venga riconosciuto come tale. Ho deciso quindi di trovare una personale soluzione a tutto questo, producendo il mio lavoro in modo non migliore, ma diverso. Non ci sono i soldi per affrontare una produzione? La realizzo a rate! La gente non ha soldi per comprare un cd? Glielo vendo a rate! il tutto rispettando e (remunerando) sempre il lavoro mio e di chi ha lavorato per me. Così nasce ‘7 briciole lungo la strada’. La promozione è un tour fatto di house concert, in linea con l’intenzione del progetto.
“Meglio suonare davanti a 20 persone che ascoltano e a cui puoi spiegare quale lavoro c’è dietro un cd – continua – che un tour in locali con cui devi sempre discutere per proporti. A mio parere la musica deve stare dove è gradita, non dove è sfruttata. Inoltre ritengo che gli artisti debbano tornare ad essere “artigiani” della loro musica. Non ho mai visto un falegname chiedere a un negozio di mobili come fare un tavolo. L’artista deve assumersi la stessa responsabilità: fare, inventare, creare”.
Tutto questo percorso verrà raccolto in un documentario a puntate, che Mercadante ha realizzato “chiacchierando” con gli addetti ai lavori incontrati durante l’ “Adotta Carlo Tour”. “Lo scopo è uno solo – conclude – educare me stesso ad essere un buon musicista ed educare chi mi segue al rispetto della professione della musica”.